Pagine

23 mag 2016

I racconti d’amore impossibili e altre storie di Louisa M. Alcott

Storie tragicomiche, amori impossibili e un romanzo inedito scoperto nel 1998 dell'autrice di Piccole donne


Louisa May Alcott, autrice di Piccole donne, in gioventù ebbe una breve carriera infermieristica: circa sei settimane, dal dicembre 1862, questa esperienza la porterà a scrivere il libro Racconti d'amore e di guerra (Donzelli editore). Louisa si sentì chiamata a servire quando, nel 1861, la guerra civile era scoppiata.  Scrisse nel suo diario:
"Trent' anni. Sono decisa ad andare a Washington come infermiera se potessi trovare un posto. Ho bisogno di nuove esperienze e sono sicura di trovarle".

racconti d'amore e guerra-alcott-donzelli




  • Il richiamo di una passione


Il pionierismo di Florence Nightingale - nota infermiera britannica - nella guerra di Crimea (1853-1856), aprì la strada all'infermieristica militare femminile negli Stati Uniti e una passione personale al trentesimo compleanno per la Alcott. Suo padre era stato uno dei primi abolizionisti che aveva aderito alla Società Antischiavista. Lei ricordava bene lo schiavo fuggitivo che sua madre aveva nascosto nel forno, questa sensazione potrebbe avere infuso in lei un certo zelo patriottico e un forte amore per la vita attiva, condividendo personalmente i pericoli e l'eccitazione della guerra.

Anche se non formalmente addestrata, Louisa divenne un aggregata nella cura dei militari malati. Il presidente Lincoln, in un momento cruciale della guerra di secessione, era riuscito a convincere il reclutamento di numerosi soldati dagli Stati del Nord adottando la metafora domestica nel motto: «Una casa divisa non può restare in piedi».

E la nostra Louisa, impressionata da questo, mostrò una sua sensibilità, rispondendo al richiamo del presidente e impegnandosi in prima linea in un ospedale dove venne chiamata a soccorrere - in condizioni estremamente disagiate -  i reduci della sanguinosa battaglia di Fredericksburg, mettendo a rischio la sua stessa vita tra focolai di tifo che aleggiavano ai capezzali dei malati.

La futura scrittrice non aveva una costituzione robusta, poco adatta a sopportare le fatiche e le esposizioni alle malattie. Abituata alla vita all'aria aperta e il cibo semplice, l'affollato ospedale mal ventilato divenne particolarmente pericoloso per lei. Per tutta la vita soffrì di febbre tifoide che la costrinse a consumare morfina per alleviare i dolori, se non fosse stato per la malattia avrebbe seguitato la vocazione di infermiera.



  • Un luogo malsano 
Il Georgetown Hospital a Washington, dove venne assegnata era - come la maggior parte degli ospedali militari - un luogo molto malsano, umido, soffocante, e puzzolente, senza attrezzature adatte, caotico e sporco. Gli studi sui batteri dovevano ancora essere riconosciuti dalla comunità medica, perciò alcune medicazioni venivano disinfettate solo con acqua e sapone, gli antibiotici erano sconosciuti, perciò malattie oggi prevedibili (tifo e dissenteria) dilagavano.

Con tutte queste difficoltà, Louisa trovò in ospedale la variegata e intensa vita umana che aveva desiderato conoscere. E i pazienti uomini erano felici di essere lavati da una donna. Le infermiere dell'esercito femminile erano un fenomeno nuovo e la Alcott ancora una volta vide il lato divertente della situazione rallegrando i suoi pazienti con il suo umorismo. Questo sarebbe diventato il suo marchio di fabbrica che avrebbe inserito nei racconti e letteralmente cinque anni dopo nel suo grande romanzo di successo Piccole donne.

Louisa- M. Alcott-1862
Louisa M. Alcott nel 1862

Anche il suo famoso romanzo accenna alla guerra di secessione e continuerà a occuparsene nella scena del padre, soprattutto sul taglio dei capelli di Jo e nella sua volontà di darsi da fare.
"Non mi va per niente l’idea di dover crescere e diventare Miss March, di dover portare vestiti lunghi e starmene rigida come un astro in fiore! È già una bella scocciatura essere donna, quando mi piace tutto quello che è riservato agli uomini, giochi, mestieri, modo di vivere e soprattutto la libertà di fare tutto quel che si vuole. Soprattutto adesso che potrei essere al fronte con papà, e invece eccomi qua a fare la calza come una vecchietta".



  • I bozzetti di ospedale 
Dalle lettere inviate a casa sulla sua esperienza avrebbe tratto i tragicomici Racconti ospedalieri (Hospital Sketches), vennero pubblicati nel 1863 col fine di intrattenere i soldati al fronte nell’attesa del loro ritorno. Freschi e originali apparvero proprio nel momento in cui il pubblico li voleva.
La protagonista - cui possiamo riconoscere la scrittrice - ha un nome dickensiano, Tribulation Periwinkle, e cercherà alla pari della famosa Florence Nightingale di aiutare la guarigione dei soldati feriti formando intorno a loro un ambiente confortevole e aiutandoli a scrivere lettere a casa. La Alcott era fedele lettrice di Dickens, lo dimostra citando all'inizio ironicamente il personaggio di Sarah Gamp avida infermiera dal Martin Chuzzlewit. "Non faccio nomi, e quindi non ferirò nessuno".

writing-home-digitalcollections-nypl
Scrivere a casa (digitalcollections.nypl)

Le divertenti avventure di Miss Perwinkle iniziano con la burocrazia che precederà la partenza del lungo viaggio, fra treno e battello, passando per New York, Baltimora e Washington. Ritraendo passeggeri rilevanti come un uomo "con tre bambini, un cane, una gabbia per uccelli e svariati fagotti" che "sistema se stesso e tutti i suoi averi in ogni posto che un uomo con tre figli, un cane, una gabbia per uccelli e diversi fagotti riesca a trovare, ma senza mai esserne soddisfatto" insieme ad altri strani personaggi finché non giungerà al centro dell’esperienza ospedaliera.

Prendendo di mira gli autorevoli medici chirurghi con la sua satira, la Perwinkle li giudicherà frettolosi, bruschi e altamente disumani
"Pareva considerare un corpo a pezzi allo stesso modo in cui io consideravo un abito strappato; e rimboccandosi le maniche, si trasformò in una casalinga dall’aria arcigna che tagliava, cuciva, rammendava e rattoppava con la foga di una cucitrice chirurgica; e nel frattempo spiegava, in termini medici, tutta la procedura al paziente; cosa che, ovviamente, risultava immensamente piacevole e confortante."

Hospital interior 1860-1920 (digitalcollections.nypl)



  • Storie d'amore impossibili 


Oltre ai racconti il volume edito dall'editore Donzelli comprende due storie d'amore incentrate su amori poco tollerati senza pregiudizi razziali. Un infermiera si innamorerà di un giovane ufficiale "ribelle" sudista di colore con una cicatrice che gli deturpa metà viso, mentre per l’altra metà osserverà l’attenta infermiera Dane" era bello come una medaglia classica. Avevo visto molti di questi ragazzi ma mai uno così attraente come questo".
Nonostante il Nord fosse ufficialmente antirazzista il racconto trovò diversi editori riluttanti prima di arrivare alla definitiva pubblicazione nel 1863.

Nell'altro racconto Claudia è una donna ricca e indipendente, di carattere forte, bella, con una buona posizione, suscitando l'ammirazione di molti ma l'affetto di pochi, un’ereditiera solitaria, a parte la servitù. Si innamorerà di Paul Frere, un povero cantante latino dalla splendida voce e di un bell’aspetto che gli ricorda un dipinto visto da bambina. Ma una amica maligna di Claudia scoprirà trattarsi di un sanguemisto ed ex schiavo. La prova sarà dalle lettere M.L., incise sulla sua mano e parzialmente cancellate da lui con una bruciatura volontaria, iniziali del nome del suo precedente padrone. Paul è di origini cubane, la madre con un quarto di sangue nero, questa piccola corrispondenza lo porterà ad essere disprezzato dal mondo. Ma Claudia non baderà a questo e lo sposerà comunque.

Basato su una reale storia interrazziale accaduta alla metà del 1800 dove una giovane coppia lei bianca, lui nero William e Mary King Allen si trovarono in difficoltà contro una folla di anti abolizionisti costretti a fuggire in Inghilterra. Gli Allen tennero delle conferenze e misero la loro avventura su un libretto pubblicato a Dublino e Londra. La Alcott ne venne a conoscenza e ne sviluppò un racconto. ( oxfordjournals )

Louisa May Alcott
Donzelli editore
191 pagine



  • Prima di Piccole donne 

Lontani dai libri successivi, questi gradevoli racconti erano rivolti principalmente a un pubblico maturo. Nel 1865 Louisa continuò con lavori più seri pubblicando  Mutevoli umori  storia di una crisi coniugale, libro che si rifaceva al romanzo moderno europeo, raccontando l'attrazione di una donna sposata per un altro uomo. Opera che provocò indignazione nel suo paese trattando questioni scabrose come il ménage à trois e l’amore libero, all'epoca non consentiti pubblicamente.

Il suo primo romanzo L'eredità fu scritto intorno al 1849 e venne alla luce solo nel 1998 nella biblioteca di Harvard. Narrava una storia gotica alla Jane Austen su una povera ragazza orfana in una tenuta di campagna inglese con una ricca famiglia scoprendo poi che sarà lei la vera erede.

Sarà comunque la celebrazione della famiglia americana in Piccole donne e i successivi seguiti, unita dentro il tiepido tepore domestico a risanare le ferite lasciate aperte dalle guerre e a dare alla Alcott la sua celebrità.





📖 I libri citati di Louisa May Alcott

Racconti d'amore e di guerra 
Donzelli editore

Mutevoli umori
Bollati Boringhieri

L'eredità
Jo March editore




 



Nessun commento :

Posta un commento