15 feb 2018

 

Il trucco c'è e si vede – Beatrice Mautino. Inganni e bugie sui cosmetici

Una biotecnologa ci svela bugie e mezze verità sui cosmetici insieme ad alcuni consigli per difendersi

Sommersi e bombardati da pubblicità su riviste, televisione e internet che reclamizzano le ultime novità in fatto di cosmetici miracolosi, da shampoo riparatori a creme anti-age, ci imbattiamo anche in articoli che procurano allarmismo su prodotti e ingredienti, e nessuno ci chiarisce cosa c'è dentro ciò che ci spalmiamo addosso, a parte quello che ci dice la pubblicità, "l'informazione scientifica e critica sui cosmetici nel nostro paese praticamente non esiste". Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, con Il trucco c'è e si vede, cerca di ovviare a questa lacuna mettendosi dalla parte del consumatore senza essere fuorviato dalla pubblicità.





L'autrice ha avuto l'idea per questo libro trovando in un supermercato un prodotto, un flacone trasparente con liquido giallino simile al sapone liquido, che l'etichetta chiamava "Non sapone"
«Perché mai, mi sono chiesta, una persona che sta cercando un sapone dovrebbe essere attratta da un non sapone? E, soprattutto, che cos’è un non sapone? »
Leggendo l'etichetta con molte informazioni si scopre un prodotto biologico con un grosso 0% senza parabeni e coloranti, per continuare poi con ingredienti dai nomi incomprensibili a meno che non si è un chimico.
Sono informazioni utili? Ci permettono di capire se è migliore dei detergenti che abbiamo sempre usato? Quali sono i vantaggi di un sapone privo di sapone? Cosa sono gli Sles? Li hanno tolti perché fanno male? E che cosa ci hanno messo al loro posto?...Mille domande mi balenavano nella mente alla velocità della luce, ma non riuscivo a trovare nemmeno un’informazione che potesse soddisfare la mia curiosità.


In questo bel libro divulgativo Beatrice Mautino prova a raccontare quello che le etichette non dicono. Dalla leggenda dei parabeni cancerogeni, ai prodotti "senza", alle varie alternative o presunte tali come l’estratto di semi di pompelmo.

Il capitolo Chi garantisce la nostra salute ? inizia con la storia anni '30 sul mascara che uccide. Una donna americana uscita da un salone di bellezza inizierà a sentire un bruciore agli occhi che peggiorerà fino a provocarle ulcere corneali e la perdita totale della vista nel giro di qualche giorno. Altre donne avranno lo stesso destino da cui ci scapperà il morto.

Siccome all'epoca i cosmetici venivano messi in commercio senza alcun tipo di garanzia, la Food and Drug Administration cercò con una campagna di stimolare l'opinione pubblica con immagini di vittime di cosmetici che fecero angosciare la allora first lady Eleanor Roosevelt per creare una legge, e nel 1938 si fece il primo tentativo al mondo per regolamentare il mercato dei prodotti cosmetici.




  • I prodotti "miracolosi"

Mautino affronterà la delicata questione della pubblicità ingannevole e le doti "miracolose" dell'acqua micellare per esempio, mettendo nero su bianco i cinque comandamenti della pubblicità corretta, dove il primo dice che il cosmetico non è un farmaco.

Antica immagine pubblicitaria
del primo shampoo antiforfora 


Nella parte dedicata al nostro benessere si citano i prodotti miracolosi per capelli e pelle.
"Ogni volta che entro da un parrucchiere – e, visto che per lavoro viaggio molto, mi capita di averne diversi, tutti «di fiducia» –, si ripete la stessa scena. «Hai i capelli un po’ sciupati. Ti metto un nuovo prodotto che abbiamo in prova» mi dice l’addetto allo shampoo. Io annuisco e lo lascio fare. In fondo, sono una che dà valore alla competenza. Sto ad ascoltare mentre mi racconta di miracolose proteine del cachemire che ricostituirebbero il capello, di vitamine che lo nutrirebbero, di antiossidanti che lo ringiovanirebbero (...) perché diavolo le proteine del cachemire dovrebbero far bene ai miei capelli sciupati? E, soprattutto, sono davvero così sciupati i miei capelli?"

Ci delucida sui termini "epilazione" e "depilazione", se usare ceretta o rasoio, e che poi la cera non c'entra proprio e tutto iniziò con il caramello "una pasta appiccicosa a base di zucchero caldo e limone che veniva messa direttamente sulla pelle e poi strappata via assieme ai peli".

Passa poi all’incubo di molte donne: la cellulite. Una malattia inventata, dove le prime descrizioni risalgono alla metà dell'Ottocento, solo che ancora non aveva un nome, ora invece diventato "un business milionario" .

Lo studio che ha dato una svolta alla storia della cellulite è stato dato negli anni '70 da due medici tedeschi, Nürnberger e Müller, che analizzando i tessuti di centocinquanta cadaveri e altre decine di persone viventi, tra uomini e donne, con e senza cellulite, arriveranno alla conclusione che la cellulite è «una malattia inventata» una caratteristica fisiologica, di alcuni tessuti adiposi.



Pubblicità vintage di una crema per il viso 



Sulle rughe viene spiegato la funzione di collagene e integratori, spingitori di fibroblasti, cioè di molecole o azioni che dovrebbero indurre queste cellule a mantenersi in attività producendo adeguate quantità di collagene. 

"Così, mentre facevo scorte di maschere per il viso a forma di panda, creme per il corpo alla maionese e improbabili maschere per le labbra a forma di bocca gigante, ho notato come la differenziazione dei prodotti raggiungesse in quei luoghi apici che non avevo mai incontrato. I prodotti per le rughe erano decine, tutti identici gli uni agli altri tranne che per un ingrediente, generalmente un aminoacido o un peptide, sul quale puntava tutta la comunicazione".

Non poteva mancare la pelle e le creme solari, gli effetti del sole sulla melanina e la reazione di Maillard con le creme autoabbronzanti, ovvero quella sostanza che si sviluppa quando cuociamo una bistecca.




  • Leggende e miti da sfatare


Per finire conclude in appendice con un guida veloce su leggende e miti da sfatare. Ecco alcuni passaggi:

  • I cosmetici venduti in farmacia sono più sicuri ed efficaci di quelli del supermercato
Il fatto che un prodotto sia acquistabile in farmacia non costituisce di per sé una garanzia di sicurezza o efficacia rispetto a quelli venduti altrove. Creare prodotti specifici per canali di distribuzione diversi è una mossa di marketing che consente a un’azienda di raggiungere target di pubblico differenti.

  • I siliconi soffocano il capello
I capelli non possono soffocare, perché non respirano. Sono costituiti da fibre di cheratina e non contengono niente di vivo. I siliconi rivestono i capelli proteggendoli dall’usura e mantenendone l’idratazione.

  • Le creme idratanti e gli shampoo creano dipendenza
È convinzione abbastanza comune che le sostanze contenute nelle creme per il viso (o nel burrocacao per le labbra) e quelle presenti negli shampoo modifichino il comportamento delle ghiandole sebacee rendendole più o meno attive a seconda dei casi. Lo shampoo, lavando via il sebo, indurrebbe le ghiandole a produrne sempre di più. Le creme idratanti, invece, occluderebbero i pori, impedendo loro di secernere sebo e rendendo quindi la pelle secca e disidratata, incapace di difendersi da sola. Di conseguenza molti consigliano di cambiare spesso i prodotti per non «abituare» la pelle. La produzione del sebo è un processo complicato e regolato da molti fattori, compresi ovviamente quelli ormonali, e può essere modulata con l’applicazione di prodotti specifici che, però, rientrano nella categoria dei farmaci.


L’autrice ha cercato di costruire, anche con una punta di ironia, una cassetta per gli attrezzi con strumenti utili per decifrare etichette e andare oltre i messaggi pubblicitari. Tra racconti di scoperte storiche e analisi di miti, ne vengono raccolti molti: qualcuno più chiaro, altri meno, ma con l'unico scopo di usarli per decifrare certi messaggi che ci vengono lanciati talvolta erroneamente.  


L'autrice

Beatrice Mautino, laureata in Biotecnologie industriali, ha fatto ricerca nel campo delle Neuroscienze all’Università di Torino e oggi è divulgatrice e giornalista scientifica. È anche autrice con Dario Bressanini di “Contro natura” (Rizzoli) e curatrice di una rubrica di successo su “Le Scienze”, “La ceretta di Occam”. Collabora con giornali e riviste e cura mostre ed eventi scientifici di rilievo internazionale.



(Nota: le illustrazioni vintage non fanno parte del libro, sono state prese da Pinterest)




Il libro

IL TRUCCO C'È E SI VEDE
Chiarelettere editore 2018












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