9 feb 2017

 

5 Libri insolitamente romantici da leggere

Libri romantici consigliati su amori insoliti, ordinari ma mai banali


Cinque libri che fanno i conti con un romanticismo autentico fatto di brevi incontri, come anche nella vita comune. Possono essere oggetto di tutto un libro o solo un racconto. Comunque questi incontri sono a volte straordinari, insoliti, forse ordinari, mai però banali. 




Musica (da Una bellezza russa e altri racconti)  - Vladimir Nabokov (Adelphi)
In questo breve racconto giovanile il narratore descrive la fine di una storia d'amore struggente e delicata. Ma la storia è anche, sulla relazione dell'autore con la sua Russia che aveva lasciato e quindi anche con la sua infanzia. Viktor è separato dalla moglie Anna. Durante un pomeriggio deciderà di andare ad ascoltare un concerto di musica classica, tenuto in una casa dell’alta borghesia. Mentre ascolterà le splendide note musicali Viktor vedrà la ex moglie seduta su un divano. Osservandola con insistenza, pensa di essere ricambiato con il proprio sguardo, constatando che sia un errore  continuare a nutrire sentimenti di odio e rancore. Ad un certo punto, stimolato dalla dolcezza delle note musicali, Viktor si persuaderà che nella vita bisogna essere capaci di perdonare, poiché con la morte tutto è destinato a svanire nel nulla, ma l’ex moglie fingerà indifferenza nei suoi riguardi. «...tutto si era frantumato e si era sparso qua e là, lei scompariva oltre la porta, Wolf aveva chiuso il pianoforte, e quella magica prigionia non poteva tornare». 








La morte a Venezia – Thomas Mann (Feltrinelli)
Alla ricerca della bellezza un vecchio scrittore in declino si innamora di un adolescente dalla pelle candida come avorio e i riccioli dorati. Mentre tiene traccia dei movimenti del ragazzo per le strade di una Venezia estiva dove aleggiano aliti di morte, lo scrittore conduce la sua ricerca artistica. Ma il suo obiettivo è inarrivabile ed effimero: solo la morte sarà reale, per salutarlo quando lo raggiungerà. Un romanticismo decadente, ambiguo, che si presta a molte allusioni, ma l’incantesimo del libro rimane molto potente.






Hotel Iris - Yoko Ogawa (Il Saggiatore)
Nella sua scrittura finemente sfumata, la scrittrice giapponese Yoko Ogawa descrive una relazione inaspettata tra Mari una giovane ragazza piuttosto ordinaria e un elegante uomo molto più anziano, un intellettuale solitario e ribelle che guiderà la sua giovane protetta in un insolita iniziazione sessuale, spingendosi ai limiti di ciò che può sopportare. Mari si sentirà attratta dal tono della voce dell'uomo, in quello che diventerà il primo gesto di un unica lunga seduzione, lei stessa è una osservatrice sofisticata del desiderio umano, e in quest'uomo vedrà qualcosa a lungo cercato. L’uomo è vedovo e vive in un isola, si mormora che abbia ucciso la moglie, ben presto per Mari inizieranno oscure sensazioni di dolore e piacere, un mondo in cui si ritrova più a suo agio rispetto all’uomo. Con il passaggio sapientemente narrato tra le scene di giochi erotici, il sesso e la routine di tutti i giorni, Ogawa impegna i suoi lettori in un romanzo intelligente e molto inquietante circa i modi a volte violenti in cui vengono espressi intimità e l'essenza intraducibile dell'amore. 





 
L'impazienza del cuore -  Stefan Zweig (Elliot)
Alla vigilia della prima guerra mondiale, un giovane ufficiale di guarnigione in un piccolo villaggio austriaco fa amicizia con un ricco possidente. In particolare le sue attenzioni, solo di pietà, sono rivolte verso la giovane figlia invalida che interpreta diversamente le sue premure. Questo malinteso sfocerà in una passione non corrisposta, prima che la vittima si trasformi in carnefice e manipolatore. Anni dopo, l'ufficiale racconterà la storia di questa trappola in cui i suoi sentimenti inconciliabili lo hanno portato, dandoci un romanzo con momenti melodrammatici, concludendosi con una nota di delusione quasi amara, come una sorta di romanzo di formazione in cui non è solo il personaggio principale ad apprendere qualcosa alla fine, ma anche il lettore.
«...probabilmente avrei accolto come una punizione, come una giusta vendetta se la guerra avesse fatto anche di me uno storpio, una persona inerme abbandonata alla compassione altrui, perché la mia compassione, allora, era stata troppo debole, troppo vile».







La sirenetta - H. C. Andersen  (Donzelli)
C'è sempre un momento della vita in cui possiamo rivivere le più belle e spaventose storie d'amore con un classico come quello di Andersen. Durante il suo quindicesimo compleanno, una  piccola sirena si innamora di un principe dopo averlo salvato da un naufragio, senza che lui se ne accorga. Il principe però quando aprirà gli occhi vedrà un altra donna intorno credendola sua salvatrice. Per amore la sirenetta accetterà di rinunciare alla sua condizione aiutata da una strega, e di trasformare la sua  coda in un paio di gambe, in cambio la strega avrebbe preso la sua voce. Questo farà sì che dopo la trasformazione il suo dolore sarà terribile come camminare sui coltelli affilati, soffrendo ad ogni passo, ma quando si troverà di fronte al suo principe non potrà parlare ed esprimere il suo amore per dirgli che era stato salvato da lei. Per l’uomo lei era una trovatella, le voleva bene ma non come un amante, e continuerà a cercare la donna che aveva visto quando aprì gli occhi, in ultima analisi quando la troverà la sposerà. Per la sirenetta ci sarebbe stato solo un modo per rompere l’incantesimo: uccidere il principe, o il suo corpo si sarebbe sciolto in schiuma…ma come avrebbe avuto il coraggio di uccidere il suo amore ?








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